ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA

Il corso di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Brera, di secondo livello e dalla durata di due anni, si propone di formare designer in grado di ideare e produrre una collezione di abiti e di accessori. In particolare, il corso è caratterizzato da insegnamenti teorici e laboratoriali tesi a diffondere una cultura del progetto, attenta alla contaminazione e all’ibridazione dei saperi e delle pratiche contemporanee. Una scelta che si pone in linea con la storia secolare della nostra

Accademia. La moda, quindi, come linguaggio plurale: osservatorio privilegiato delle arti visive, delle arti applicate e delle tendenze.

Gli studenti hanno la possibilità, durante lo svolgimento degli insegnamenti (dal textile design al design del gioiello, dalla modellistica all’ambientazione moda, dall’editoria al design management), di misurarsi con un modus operandi fortemente radicato nella tradizione processuale e progettuale del made in Italy. E insieme, aperto agli scenari innovativi della Rete e alle frontiere inedite del digitale.

L’insegnamento di Cultura Tessile, di carattere teorico e pratico, prevede lo studio diretto dei materiali tessili, delle loro strutture e dei loro comportamenti tramite la manipolazione, l’osservazione e l’analisi merceologica dell’intero ciclo produttivo.


Attraverso una metodologia operativa e sperimentale si comprendono le capacità performative e l’uso dei principali tessuti presenti in commercio, nonché i relativi sistemi di produzione, sia artigianali che industriali, con particolare attenzione ai tessuti a navetta ordito/trama.


Finalità dell’insegnamento è la formazione e lo sviluppo di una sensibilità materica e di competenze specifiche al fine di sviluppare ed esercitare una capacità di analisi e di progettazione, attraverso lo sviluppo di nuove armature tessili, per un utilizzo sempre più consapevole e performativo del materiale tessile; in una dimensione corporale e sensoriale in continua ibridazione con le arti visive e le nuove tecnologie. Nonché l’acquisizione di un metodo di indagine e di comprensione del materiale tessile in continuo rapporto con il mondo produttivo al fine di formare i designer di domani.

I libri tessuti raccontano di me. Ogni pagina rivela una parte nascosta del mio essere. Sono Si Jian Chen. I libri tessuti a mano provano a raccontare, attraverso ricami, cuciture, tagli di stoffe, disegni, sovrapposizioni materiche, un’esperienza difficile che ho vissuto. Un viaggio solitario che comunemente chiamiamo depressione. In questa società, a mio parere superficiale, le persone sono affascinate dalla vita materiale. Sempre più spesso si rifugiano nel mondo dei social network. In particolare, la nostra generazione è cresciuta affidandosi allo strumento della Rete. Siamo bombardati da foto che riprendono un’idea di perfezione.


Talvolta, irraggiungibile. Immagini che generano interrogativi sempre più frequenti. “Perché non ho un aspetto così bello e un corpo così tonico?” “Perché la mia vita non è bella come quella degli altri?”. “Perché tutto quello che faccio è sbagliato?”. “Perché sono così imperfetto?”. Interrogativi che condizionano la nostra personalità. Nel periodo della pandemia da Coronavirus abbiamo iniziato ad affidarci sempre più a Internet. Isolandoci. Ad esempio, secondo una statistica, più di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione. Tra questi, 90 milioni vivono nel mio Paese d’origine. Un cinese su 14 è depresso. Io sono una di loro. Ma combatto quotidianamente contro questo nemico.


Grazie alla tessitura e al fare con le mani, ho imparato ad accettarmi, ad amare le mie imperfezioni. Corpi imperfetti, pelli irregolari, persone sovrappeso, rughe. L’imperfezione è un tipo di bellezza.

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